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Il progresso degli studi di storia antica permette di vedere in una nuova luce l’origine e lo sviluppo della civiltà dei Greci. La restituzione e condivisione con il mondo della scuola e il pubblico più ampio dei risultati nuovi ai quali si è ora arrivati sono particolarmente auspicabili soprattutto per questa ragione. Ora vediamo la civiltà greca come un processo storico di lunga formazione, nel rapporto con l’oriente e nel contesto del Mediterraneo, alla difficile ricerca di modalità di autogoverno delle comunità, tra inclusione ed esclusione, interazioni culturali a vasto raggio e costruzioni identitarie forti. Una civiltà che ci appare ora non il ‘prodotto’ della natura di un popolo, ma la costruzione graduale di un ordine culturale e politico e insieme di una identità greca. Un insieme di processi e sviluppi che la nostra tradizione culturale ha voluto vedere nella ingannevole prospettiva di una classicità ideale e fuori dal tempo.

Maurizio Giangiulio, normalista, Professore ordinario di Storia greca a Trento (2001-), è membro del Consiglio Scientifico e Professore della Scuola Archeologica Italiana di Atene e fa parte del European Network for the Study of Ancient Greek History. Si è occupato di Magna Grecia e Sicilia, Pitagorismo, Clistene, democrazia greca, Erodoto. Coltiva inoltre tematiche concernenti la memoria e la tradizione orale, gli oracoli delfici, la statualità greca. Ha curato il III e il V volume della Storia d’Europa e del Mediterraneo (Salerno Editrice, 2007-08), una Introduzione alla storia greca (Il Mulino 2021) e ora, con M. Bettalli, Atene. Vivere in una città antica (Carocci 2023). Tra le sue pubblicazioni recenti, Democrazie greche (Carocci, 2015) e Magna Grecia. Una storia mediterranea (Carocci 2021).